Le inqualificabili dichiarazioni del Ministro Maroni sul rinnovo dei contratti dei pubblici dipendenti.

Non solo alcuni dipendenti pubblici hanno dovuto aspettare 22 mesi per vedersi riconosciuto il diritto al contratto nazionale 2002/2003 (applicato e corrisposto solo nel mese di febbraio 2004);

Non solo altri dipendenti pubblici (Sanità) non hanno ancora visto il riconoscimento di questo diritto e pertanto sono ancora ad aspettare di sapere se il Governo, le Regioni e l’ARAN avranno la compiacenza di trovare i fondi necessari per finanziare questi contratti che dovevano essere sottoscritti ed applicati ben 28 mesi fa!
Ma ora il Ministro Maroni esce sulla stampa con dichiarazioni che hanno dell’incredibile e che suonano come una nuova offesa alla dignità e professionalità dei pubblici dipendenti.
La questione è molto semplice, per il periodo che va dal 1 gennaio 2004 al 31/12/2005 deve essere rinnovata la parte economica del contratto nazionale. Il Sindacato chiede un aumento dell’8%, il Governo “offre” solo il 3,6%. Già questo la dice lunga sulla reale volontà delle nostre controparti di rinnovare il contratto. Ma il Ministro Maroni è andato ben oltre! Ha detto che l’ultimo accordo per il rinnovo del contratto dei dipendenti pubblici (anni 2002/2003) è “stato eccessivamente oneroso per lo Stato: dobbiamo evitare che si riproponga nei prossimi mesi uno scenario del genere. Non si concilierebbe da una parte con il trattamento che hanno avuto i dipendenti privati e dall’altra con la proposta sacrosanta di Berlusconi di ridurre la pressione fiscale. Che significa risparmi e non aumenti di spesa pubblica. Se si vuole raggiungere l’obiettivo di ridurre le tasse non si può contemporaneamente sbracare sul terreno dei contratti pubblici”.
Sono parole che si commentano da sole. Ma non possiamo fare finta di niente visto che Maroni è anche un Ministro. Vogliamo ricordare che la riforma fiscale voluta dal Governo Berlusconi servirà soprattutto a fare risparmiare soldi a coloro che di soldi ne hanno tanti e avrà la conseguenza che si dovranno tagliare fondi allo stato sociale (leggi sanità pubblica, scuola pubblica, ecc.).
Ma non si accontentano di questo: vorrebbero finanziare questa “riforma” con i soldi dei pubblici dipendenti! Siamo davvero alla follia pura!
Ricordiamo che sono quasi passati 4 mesi dalla scadenza del contratto. Il Ministro Maroni, il Governo invece di uscire con ridicole ed offensive dichiarazioni sulla stampa, farebbero meglio ad aprire i tavoli di trattativa per discutere con il Sindacato il rinnovo, dovuto, dei contratti dei pubblici dipendenti.

Siamo davvero stanchi di essere presi in giro

Il Segretario Generale
FUNZIONE PUBBLICA CGIL PISTOIA
Andrea Brachi

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