Call for Action: entra in azione

CALL FOR ACTION ENTRA IN AZIONE

#ARTE #CULTURA #CREA #LAVORO #VALORE

SCIOPERO A ROVESCIO

CGIL Pistoia vi invita a partecipare a una manifestazione inedita. Uno sciopero a rovescio di chi studia o lavora nei campi della cultura, dell'arte, dello spettacolo, della musica, del teatro, dell'ingegno, della conoscenza, dei beni culturali e del patrimonio artistico. Ma che cos'è uno sciopero a rovescio? E' una pratica rivendicativa che sostituisce l'astensione, il non fare, caratteristico dello scioperotradizionale, con pratiche costruttive, il fare. Nato nel mondo rurale del sud, quando i contadini andavano a occupare le terre abbandonate e incolte della ricca proprietà latifondista e assenteista mettendole a cultura, e dimostrando in un colpo solo che quelle terre erano produttive, si poteva creare sviluppo economico e lavoro, ma per farlo serviva una riforma agraria, interventi incisivi di chi aveva il potere di farli ecc... lo sciopero a rovescio è quindi un'azione che chiede, suggerisce possibili strade da percorrere, rivendica dignità, professionalità, crescita e occupazione. Il 28 novembre dalle 10 alle 17 alcuni luoghi simbolici di Pistoia– palazzo Fabroni, il Museo civico, il museo Marino Marini, il Museo e centro per la documentazione musicale Tronci, la Casa studio Fernando Melani e il Museo dell'antico palazzo dei vescovi - saranno protagonisti della tua azione.

Una manifestazione sui generis che andrà dall'impegno a tenere aperti questi luoghi - anche in maniera straordinaria laddove risultino chiusi - all'organizzazione di visite guidate per gli studenti e la cittadinanza fino alla chiamata all'azione per singoli o gruppi impegnati in questi settori. Una chiamata che invita chiunque vorrà aderire a proporci i propri contenuti all'interno dell'azione, nelle forme che riterrà più congeniali. Laboratori, lezioni, performance, installazioni, lo sciopero a rovescio ricerca l'impegno di tutti gli operatori, gli artisti, i lavoratori del settore cultura, senza distinzioni, per rivendicare che con la cultura “si mangia”, che è un comparto economicamente produttivo, capace di creare contenuti (per la comunicazione ad es.), innovazione (software applicati ai beni culturali ad es.), beni comuni, servizi sociali alle persone, sviluppo e buon lavoro, in particolare in un paese che vede ogni anno uscire dalle università centinaia di persone con competenze elevate.
La rivendicazione chiede quindi un piano di investimenti, una razionalizzazione delle competenze e della programmazione, spazio all'ingresso dei giovani, un'attenzione a tutto il comparto che è anche un cambio di mentalità e di approccio, mettendo la cultura, l'arte e lo spettacolo al centro della progettualità per rilanciare economicamente l'Italia.
Per informazioni aggiuntive o per proporre la tua idea scrivi a:Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
entro domenica 16 novembre 2014

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