Abbiamo fatto un "pacco alla camorra" (anzi 120)

Care compagne e compagni,

l'iniziativa che abbiamo promosso come SPI CGIL e Libera "un pacco alla camorra" ha avuto un successo non sperato. Abbiamo consegnato tutti i 100 pacchi che avevamo ordinato (ci sembravano così tanti...) e ne dobbiamo ordinare altri (n. 20) per chi è rimasto escluso. Anche l'assemblea con gli Istituti superiori è andata molto bene. Credo che sia servito sia agli studenti che a noi ascoltare l'esperienza dei ragazzi della Nuova Cooperazione Organizzata. Un ringraziamento anche agli insegnanti che hanno permesso che si potesse realizzare tutto questo. Il pomeriggio abbiamo avuto l'iniziativa pubblica al Circolo Arci delle Fornaci.
Oltre a Libera, alla NCO (Nuova Cooperazione Organizzata),  a Marco Wom Bruck (Gruppo Valdinievole) era presente Pierluciano Mennonna del SILP CGIL Toscana (sindacato di polizia) che ha illustrato la situazione della criminalità in Toscana (un ottimo intervento che dovremo riproporre organizzando altre iniziative su questo tema). Insomma è andato tutto bene. Ora l'impegno si sposta (di nuovo) nella contrattazione sociale e nel fare capire ai Sindaci, ai cittadini, alla Politica che "le mafie" sono anche qui da noi. Non a caso da diversi anni stiamo ponendo la questione dei "48" beni confiscati nella nostra Provincia (alberghi, pensioni, negozi, appartamenti, terreni agricoli, terreni edificabili...) ma sembra che la questione interessi a pochi (anche la stampa e tv locali su questo non mostrano molta attenzione). Invece dovremmo accendere i riflettori su tutto questo per dimostrare ancora di più e meglio come le mafie non proliferano solo al Sud ma sono anche qui da noi, nella civilissima e democratica Toscana (e Pistoia).
Grazie di nuovo.
Andrea Brachi
segretario generale SPI CGIL Pistoia

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