Sciopero generale 24 ottobre 2003- nota unitaria

Cgil Cisl Uil: dopo la sua straordinaria riuscita, ecco le iniziative programmate per novembre e dicembre.

Cgil, Cisl e Uil valutano molto positivamente la riuscita dello sciopero generale di quattro ore del 24 ottobre. Oltre dieci milioni di lavoratrici, lavoratori, giovani e pensionati hanno aderito all’invito delle Confederazioni sindacali ed hanno scioperato e manifestato contro la legge Finanziaria del governo e la “controriforma” delle pensioni.
Il governo ha comunque deciso di presentare l’emendamento alla delega, si tratta di un fatto compiuto, che contraddice ogni invito al dialogo finendo di fatto per negarlo.

Cgil, Cisl e Uil ribadiscono la propria contrarietà all’intero impianto della riforma delle pensioni proposta dal governo e riaffermano la propria disponibilità a riaprire un confronto solo ripartendo dalla vecchia delega (priva dell’emendamento presentato ieri) che da mesi giace in Parlamento, cioè dal punto in cui il dialogo si è interrotto circa un mese fa, per responsabilità esclusiva del governo.
Cgil, Cisl e Uil ribadiscono, a maggior ragione dopo la presentazione in Senato dell’emendamento da parte del governo, la volontà di effettuare un'iniziativa di mobilitazione e di lotta che duri per tutto il tempo necessario a far modificare le scelte del governo.
Le confederazioni sindacali hanno messo a punto un calendario di mobilitazioni che vedrà un primo appuntamento nella giornata di sabato 15 novembre a Reggio Calabria, con una grande iniziativa per lo sviluppo e per il mezzogiorno. Successivamente è prevista per sabato 29 novembre a Roma una manifestazione nazionale sulla scuola, a difesa e per il rilancio della scuola pubblica, con modalità che verranno definite dalle organizzazioni di categoria, insieme a tante associazioni che si battono per una scuola di qualità.
Cgil, Cisl e Uil hanno inoltre deciso di tenere a Roma per sabato 6 dicembre una grande manifestazione nazionale sui temi dello sviluppo, dei diritti e in difesa dello stato sociale, a partire dalla previdenza.
Il calendario prevede poi una iniziativa nazionale sui temi dell’immigrazione e dei diritti dei cittadini immigrati per giovedì 18 dicembre, in occasione della giornata europea dei migranti.
Ulteriori iniziative di mobilitazione e di lotta, compreso l'eventuale ricorso ad un nuovo sciopero generale, verranno definite nei tempi e nelle modalità sulla base del quadro che si determinerà nell'andamento della vertenza con il governo.