Commercio: negozi aperti il 25 aprile. Replica della Filcams

(A seguito della ordinanza del Comune di Pistoia riguardo alla deroga all’apertura dei negozi il 25 aprile).

25 aprile: grave la scelta dell’amministrazione comunale di Pistoia di far aprire i negozi in occasione della Festa della Liberazione.

“Siamo sconcertati per la scelta adottata dall’amministrazione comunale di concedere l’apertura dei negozi in occasione della Festa della Liberazione che è e rimane una giornata ricca di significati, storici e politici” - questo è il commento a caldo di Fabio Capponi, Segretario Provinciale della Filcams, la categoria del sindacato della CGIL che rappresenta i lavoratori del commercio a seguito dell’ordinanza comunale per la deroga all’apertura dei negozi in occasione della Celebrazione della Liberazione – “Avevamo stipulato nel novembre 2000 un accordo tutt’oggi in vigore con il Comune di Pistoia e congiuntamente alle categorie economiche che prevedeva espressamente che quella del 25 aprile sarebbe stata obbligatoriamente una giornata di festa anche per i lavoratori del commercio”.

Nell’ordinanza odierna del Sindaco si legge che il provvedimento è stato adottato a seguito di consultazione con le associazioni di categoria su richiesta fatta da parte della Confcommercio di Pistoia. “La Filcams CGIL non è stata in alcun modo consultata al riguardo ” – dichiara il sindacato – “né messa al corrente della volontà dell’amministrazione di concedere tale deroga, che non condividiamo e che anzi mette in discussione l’accordo territoriale sottoscritto in materia di apertura degli esercizi commerciali. Detto accordo doveva essere verificato tra le parti entro il settembre scorso, e nonostante una nostra sollecitazione al Comune di Pistoia fatta nel febbraio di quest’anno riguardo alla possibile sua estensione, la Filcams CGIL non ha ad oggi ricevuto alcun riscontro da parte del Comune di Pistoia, che ci sembra sensibile solo alle richieste che provengono dalle Associazioni che rappresentano le aziende del settore”. “Ci auguriamo – conclude la nota della Filcams CGIL – che i lavoratori del settore, decidano di rispettare la festa della liberazione invece di recarsi a lavorare, non essendo obbligati per contratto a farlo”.

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