Pomodori e altro....

Care compagne e compagni,

anche in questi giorni di ferie continuano a giungere notizie tragiche dal e sul mondo del lavoro.
L'ipocresia ormai ci pervade. I politici, i "nuovi" governanti si scandalizzano, rilasciano interviste e promettono interventi risolutivi.

Nel nostro paese sono 30 mila le aziende che ricorrono all'intermediazione tramite caporale. L'orario medio va dalle 8 alle 12 ore di lavoro al giorno. Le donne percepiscono un salario inferiore almeno del 20% rispetto agli uomini. La paga media si aggira tra i 20 e i 30 euro al giorno. Il lavoro a cottimo sui 3/4 euro per un cassone da 375 Kg (avete presente?).

Pertanto si sta parlando di un salario inferiore di circa il 50% di quanto previsto dai contratti collettivi nazionali di lavoro. Inoltre i lavoratori deono pagare il trasporto ( 5 euro di medi al giorno) e i beni di prima necessità (1,5 euro un litro d'acqua e 3 euro per un panino).

"Nel bergamasco ci sono 6.500 aziende agroalimentari. E molte di loro usano lavoratori stranieri. E ci sono tre tipi di lavoratori. I primi sono gli indiani e i pakistani che sono presenti da oltre 20 anni, lavorano in cascina e sono disponibili 24 su 24, non escono mai e sono bloccati nel luogo di lavoro. Ma non si lamentano, sono del tutto fidelizzati al datore di lavoro"....(gli altri due tipi sono ancora peggio ma vi invito ad anadare a leggere il rapporto che ogni anno la FLAI CGIL pubblica su questa situazione).

Sono decenni che la FLAI CGIL denuncia questa situazione. Tutti sanno chi sono le aziende, chi sono i "datori di lavoro" italiani, a chi si vendono i prodotti, chi sono i caporali, dove vivono i nuovi schiavi, la via o la piazza precisa dove salgono sui furgoni dei caporali.

Insomma, magistratura, forze dell'ordine, prefetti, governo, parlamentari, ispettorato del lavoro, tutti sanno tutto. Abbiamo presentato centinaia e centinaia di denuncie e che fa questo Governo del "cambiamento"... i voucher in agricoltura...(ed anche qui devo incomincare a contare per non usare termini inappropiati...) ma essendo toscano è difficile non tirare giù una decina di "madonne".

Scusate ma davvero mi sembra che si sia passato il limite.
Saluti.
Andrea Brachi
segretario generale SPI CGIL Pistoia