Cure solo a chi ha più probabilità di salvarsi? (fermate il mondo voglio scendere)

Care compagne e compagni

capisco che un medico messo di fronte ad un’emergenza (incidente stradale con più feriti in fin di vita...) sia chiamato a scegliere e a decidere di salvare colui che ha maggiori possibilità di trarre benefici dal trattamento sanitario. È sempre stato così. Ma si tratta di casi eccezionali dovuti non certo dalla grave carenza di risorse. Qui invece i medici vengono chiamati a fare questo perché scontiamo decenni di tagli alla sanità pubblica. Perché chi ci ha governato ha pensato bene che la “sanità/salute pubblica” fosse un costo e non un diritto da riconoscere a tutti a prescindere, per esempio, dall’età. Quando leggo che a Stoccolma i pazienti sopra gli 80 anni non sarebbero stati ammessi in terapia intensiva, mi si gela il sangue nelle vene e ho sempre di più la certezza che questo “Mondo” non mi piace. Dobbiamo cambiarlo!

Saluti.

Andrea Brachi

segretario geneSPI CGIL Pistoia

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