La cgil replica all’assessore iozzelli

IL SINDACATO, LA MERITOCRAZIA, LO STUDIO DI CASTELLANZA, I RAPPORTI SINDACALI.

L’Assessore Iozzelli ci spiega che i ruoli del Sindacato e dell’Amministrazione devono rimanere distinti. Tranquillo, lo avevamo presente.
Siccome l’abbiamo già sentita, non solo dall’Assessore al personale, che non sappiamo se parli a titolo della intera Giunta, vorremmo capire.
In via generale pensiamo che come ogni buono studioso di organizzazioni complesse (quindi anche l’Università di Castellanza) sa o dovrebbe sapere, i cambiamenti in organismi come quelli di cui si parla, si governano meglio con il consenso e con il confronto.

Nel merito, le Organizzazioni Sindacali nei giorni scorsi si sono limitate ad avanzare alcune critiche ad uno studio sull’organizzazione del Comune e sui dipendenti (di cui non contestiamo affatto la legittimità, nella ricerca doverosa della maggior efficienza), critiche che si sono concentrate specialmente laddove si individuano in una “eccessiva contrattualizzazio-ne” e in un presunto eccessivo ruolo del Sindacato, alcuni limiti organizzativi della macchina comunale.
Gli esempi dello studio denotano un approccio antisindacale in alcuni punti affrontati a dir poco in modo grossolano.
Ora, se sull’efficienza di questo o quel servizio tutto è opinabile, senza esagerare ci permettiamo di suggerire, visto ciò che si è detto da parte dei partiti di maggioranza in campagna elettorale sulla continuità delle Amministrazioni, ciò che non è accettabile è una rappresen-tazione caricaturale della storia sindacale del Comune di Pistoia per ora patrimonio solo dei Cobas, ora pare non solo, secondo cui la Giunta avrebbe agito sulle politiche del personale sotto dettatura dei sindacati confederali, in particolare la CGIL, in una pura logica di conso-ciativismo.
Ciò, oltrechè falso, risulta assai offensivo per il Sindacato, i lavoratori e verso la Giunta pre-cedente di cui noi continuiamo ad avere un buon giudizio.
Il concetto di autonomia però, per l’Assessore Iozzelli deve essere qualcosa di intermittente, a volte serve, a volte no.
E’ capitato infatti che il 10 febbraio u.s. lo stesso, nell’ambito del confronto per la stipula del nuovo protocollo di relazioni sindacali del Comune, abbia presentato alle Organizzazio-ni Sindacali un testo che in qualche passo recitava tra l’altro… “compito delle Organizzazioni Sindacali in un quadro di comportamenti ispirati a lealtà, è quello di concorrere alla realizzazione degli obiettivi programmatici della Giunta” (sic!).

Dopo i nostri emendamenti, ha visto la luce un documento che noi giudichiamo buono, ma che a quasi 3 mesi dalla firma è di là dall’essere applicato.
E’ possibile non riuscire da parte delle Organizzazioni Sindacali di categoria o della RSU ad avere un incontro nemmeno dopo lettere al Sindaco, ai dirigenti, ecc.?
- Il tavolo sulle aziende partecipate nonostante gli impegni non si è mai aperto.
- Gli accordi già realizzati su progressioni orizzontali del 2001 e 2002 o sulla produtti-vità individuale del 2002 sono ancora da onorare.
- Il confronto sul piano triennale delle assunzioni deve ancora iniziare.
Come è evidente si tratta di materie contrattuali !!!

Il clima di insofferenza che monta tra i dipendenti, solo per senso di responsabilità verso la città e in considerazione del periodo di assestamento della nuova Giunta non si è ancora tra-dotto in azioni dirette.
Il tempo ora è scaduto anche per noi.
Come dice Iozzelli ad ognuno il suo mestiere!

E dopo tanti consigli dispensati al Sindacato e molte allusioni a chi è per la meritocrazia e chi no, ci permettiamo di rivolgere noi UN solo consiglio all’Assessore al personale: comin-ci a svolgere le funzioni a cui è preposto compreso la convocazione dei tavoli, cose troppo spesso annunciate a vuoto, e ancor più delicate in un quadro di riassetto organizzativo che lascia il Sindacato letteralmente senza interlocutori.

Ad oggi il giudizio della CGIL sulle politiche del personale dopo un anno è negativo per cui ci attiveremo nei prossimi giorni attraverso il confronto con i lavoratori dipendenti per as-sumere le azioni conseguenti.

La Segreteria Confederale della CGIL
La Segreteria provinciale della Funzione Pubblica CGIL

P.S.
Sicuro che i ¾ delle difficoltà organizzative “messe a fuoco” dall’Università di Castellanza non fossero già contenute in qualche studio vecchio di qualche anno già in possesso dell’Amministrazione?