Sciopero trasporto pubblico locale.

LE REGOLE VANNO RISPETTATE, MA QUESTO DEVE VALERE PER TUTTI!

L'adesione allo sciopero degli Autoferrotranvieri per il rinnovo del 2° biennio economico del CCNL è stata anche nella nostra Provincia pressochè totale, sia al COPIT che alla LAZZI si sono raggiunte percentuali vicine al 100%

"Siamo di fronte ad una situazione esplosiva! Anche nella nostra provincia si avvertono segnali preoccupanti, durante le assemblea abbiamo avvertito tutta l’esasperazione dei lavoratori.
La categoria degli Autoferrotranvieri. è sottoposta da anni ad una serie di pressioni e di atteggiamenti che ne stanno smantellando la fisionomia e mettendo a dura prova la pazienza.
Nella nostra Regione inoltre sono ormai prossime le gare per l’assegnazione dei Servizi e il Contratto è un elemento essenziale per regolare il Mercato.
Si tratta di una categoria che per il 75% è composta da autisti che hanno un salario d'ingresso di circa 800 euro, costretti a guidare nel caos delle città per 6 ore un mezzo pubblico di 12 metri avendo la responsabilità delle persone che utilizzano l’autobus per spostarsi, con un rischio continuo l’incolumità propria e degli utenti e per la propria patente.
Dopo un contratto Naziona1e che ha concesso alle aziende enormi recuperi di produttività, a due anni dalla scadenza del 2° biennio dopo 8 scioperi e una Manifestazione Nazionale, condotti secondo le norme di legge e vigilati dalla Commissione di Garanzia. Quindi: grande distanza tra uno sciopero e l’altro, procedure di raffreddamento, periodi di franchigia, minacce di precettazione.
In questo modo spesso, però, si produce l’effetto di aumentare le giornate di agitazione piuttosto che ridurle al minimo con l’effetto di renderle tuttavia “politicamente irrilevanti”.
Siamo chiaramente dispiaciuti dei danni e dei disagi che queste agitazioni provocano nei confronti di chi usa il mezzo pubblico per i loro impegni quotidiani, sia lavoro, scuola, altro. Spesso, purtroppo, tali mobilitazioni passano inosservate senza che nessun media provi ad entrare nel merito delle ragioni fatto salvo poi sbattere in prima pagina o in apertura dei Telegiornali roboanti titoli che mirano a criminalizzare i Tranvieri Milanesi senza tuttavia dargli la possibilità di spiegare cosa realmente sta accadendo. Questo consente alle controparti di evitare il confronto spesso utilizzando le lotte dei lavoratori come forma di ricatto.
Le controparti offrendo ai lavoratori 12 Euro LORDI di aumento a fronte dei 106 richiesti e 400 Euro di arretrati rispetto ai 2700 spettanti, hanno offeso la dignità dei lavoratori stessi producendo situazioni di difficile gestione.
Vorremmo anche far riflettere sul fatto che fra quelli che oggi gridano allo scandalo per quello che è successo a Milano, ci sono gli amministratoti di Comuni, Province e Regioni, oltre a vari esponenti del Governo che forse si dimenticano di essere firmatari di quel Contratto del quale gli Autoferrotranviari chiedono il rispetto; e sono gli stessi che nonostante innumerevoli appelli delle Organizzazioni Sindacali, si sono ben guardati dal prendere posizione per fare in modo di arrivare ad una conclusione della vertenza.
Ci auguriamo in una immediata ripresa del confronto per arrivare ad una rapida conclusione della vertenza in modo da poter garantire ai cittadini la piena funzionalità del servizio.

Simone Bicocchi,
Segretario Generale provinciale
FILT CGIL Pistoia