Alcune opportunità per aumentare l'importo della propria pensione

Pensioni di reversibilità

Maggiorazione della pensione

Sulla pensione di reversibilità- derivante da quella liquidata al defunto coniuge se ex dipendente, possono spettare gli assegni familiari, anche se il componente la famiglia è la sola vedova/vedovo. L'erogazione avviene a condizione ché il reddito del coniuge superstite sia inferiore ad un determinato limite, e che il richiedente sia riconosciuto inabile, prima o dopo il decesso del coniuge. L'inabilità è attestata dall'Ines su richiesta dell'interessato, e può essere certificato anche con il verbale della Asl con invalidità del 100%.

Gli assegni familiari vengono concessi su richiesta dell'interessato dalla data del riconoscimento dell'inabilità,e comunque nel limite- della prescrizione quinquennale. Spetta anche agli eredi del pensionato deceduto senza aver presentato la richiesta.

Pensionati e Servizio militare

Possibile l'aumento della pensione

Il periodo di servizio militare, deve essere valutato ai fini pensionistici secondo: l trattamento più favorevole al contribuente. In certi casi l'INPS liquidando la pensione non ha liquidato correttamente il periodo. Chiedendone la riliquidazione si può ottenere, un aumento della pensione, e l'erogazione degli arretrati. La r determinazione dell'importo della pensione interessa i pensionati (o i loro eredi, che hanno contributi accreditati in gestioni contributive diverse,, ad 'esempio, commerciante e artigiano, o artigiano e coltivatore diretto. In queste ipotesi il servizio militare deve essere valutato nella pensione nella gestione previdenziale più favorevole per il pensionato. E' possibile richiedere la riliquidazione della pensione anche dai titolari della reversibilità del lavoratore che rispondeva ai requisiti di cui sopra. Il beneficio economico scatta con gli arretrati di 10 anni.

Ex Lavoratori dipendenti

Da verificare la liquidazione della pensione

Se negli anni prima della pensione il lavoratore ha avuto periodi di infortunio, malattia o disoccupazione, è possibile che l’Istituto previdenziale erogatore della pensione non abbia liquidato correttamente la pensione. Sono Interessati i pensionati che fino a tutto il 2004 hanno avuto periodi di disoccupazione indennizzata, mobilità, malattia o infortunio. più lunghi sono i periodi, maggiore è il danno per il pensionato. Per la liquidazione della pensione l’INPS ha considerato per i periodi di “non lavoro” (disoccupazione, malattia, infortunio), le sole retribuzioni ordinarie, senza considerare le gratifiche o indennità previste dai contratti (tredicesima e/o quattordicesima, indennità per ferie non godute, ecc.) Per i periodi di mobilità invece, l’Istituto non ha tenuto conto degli scatti ed adeguamenti retributivi contrattualmente previsti. Dalla riliquidazione e conseguente aumento della pensione, potranno spettare anche gli arretrati.

Lavoro dopo la pensione

Supplemento o pensione supplementare

I contributi accreditati dopo la pensione possono essere utilizzati per aumentare la pensione stessa o per ottenere una nuova. Il supplemento è un aumento della pensione già liquidata, calcolato in base ai contributi che sono stati versati dopo il pensionamento. Talvolta bastano poche settimane di contributi per avere qualche euro in più al mese. La pensione supplementare, invece, è una nuova pensione, che può essere liquidata ad un pensionato che ha accreditato contributi in una gestione previdenziale diversa da quella che ha originato la prima pensione. In entrambi i casi si tratta di una nuova entrata economica nelle tasche del pensionato.

Se pensi di rientrare in una o più di queste opportunità rivolgiti con fiducia presso uno dei nostri uffici dove ti verrà fornita gratuitamente l’assistenza necessaria per far valere i tuoi diritti.