Crisi alla Vivai Tesi Ubaldo & Figli: oltre 50 i dipendenti coinvolti

Convocata dal sindacato per Martedì l'assemblea di tutto il personale per stabilire le azioni da intraprendere.

La crisi che sta attraversando il settore vivaistico non accenna ad arrestarsi, e a farne le spese adesso è una delle realtà più importanti per dimensioni e storia: la Tesi Ubaldo & figli di Chiazzano, una delle aziende che da quasi un secolo opera nel settore del vivaismo e che ha contribuito a rendere famoso il verde di Pistoia.

“Già da diversi mesi la compagine societaria ci aveva manifestato segni di difficoltà legata alla diminuzione dei volumi di vendita – dichiara Fabio Capponi Segretario generale della FLAI CGIL – e per questo abbiamo concordato di attivare gli ammortizzatori sociali disponibili per attenuarne gli effetti”. E' la prima volta che ad annunciare la crisi sia una azienda vivaistica di queste dimensioni – prosegue il rappresentante del sindacato del settore agricoltura della CGIL – infatti le aziende più grandi come la Tesi Ubaldo & Figli hanno fino ad oggi fatto fronte alla congiuntura negativa, seppur con difficoltà, grazie alla loro massa critica, a differenza delle altre medio grandi o piccole che invece ne hanno subito pesantemente gli effetti. Tutto ciò sta a indicare che evidentemente il settore non è ancora uscito da questa situazione di crisi nonostante qua e là si inizino a intravedere segnali positivi in controtendenza. Certo è che avere intaccato così pesantemente aziende di queste dimensioni fa alzare ulteriormente il livello di guardia e le preoccupazioni del sindacato, per il numero di addetti coinvolti direttamente, perché alle dipendenze dell'azienda, e per l'indotto. Sicuramente in questa particolare situazione hanno pesato anche fattori interni all'azienda, che si trova da mesi allo sbando con una litigiosità interna tra i soci senza precedenti e con un'esposizione molto importante con banche e fornitori. “Proprio ieri – continua Capponi – abbiamo avuto un incontro con i rappresentanti ed i consulenti dell'azienda che ci hanno illustrato quali potevano essere gli scenari futuri per i quali si ricercava la continuità aziendale e la difesa dell'occupazione, ricevendo garanzie di mantenere un confronto aperto e costante con il sindacato”. A distanza di poche ore è stata convocata da alcuni stretti collaboratori della direzione aziendale un'assemblea di lavoratori selezionati, con un criterio non ben chiaro, lasciandone oltre la metà dei dipendenti a casa, per illustrare a grandi linee “le necessità future”. “Un atteggiamento assolutamente scorretto ed irresponsabile da parte dell'azienda – conclude Fabio Capponi - che dimostra in questo modo incoerenza e mancanza di rispetto dei ruoli nonostante il sindacato abbia sempre collaborato per cercare le soluzioni migliori per fronteggiare le difficoltà maturate nel tempo. A questo punto non è chiaro a chi è in mano effettivamente l'azienda e quali sono gli obiettivi che si vuole perseguire. Da parte nostra faremo tutte le iniziative necessarie per tutelare i lavoratori.” Martedì è stata convocata dalla FLAI CGIL un'assemblea generale del personale per decidere le azioni ed iniziative da intraprendere.

FLAI CGIL PISTOIA