Fermare il fenomeno degli infortuni sul lavoro si può e si deve

Cordoglio della CGIL alla moglie e ai due figli del giovane imprenditore

A pochi giorni da un altro grave infortunio, dobbiamo registrare un'ennesima morte sul lavoro. Il nostro pensiero va innanzitutto al dolore dei familiari, la moglie ed i due figli, del giovane imprenditore Salvatore Bennardo ai quali va tutto il nostro cordoglio. In attesa che le autorità competenti chiariscano fino in fondo le dinamiche di quanto accaduto oggi presso l'inceneritore di Montale, non possiamo tacere il fatto,

che a distanza di 9 mesi da un altro episodio in cui è rimasto vittima un piccolo imprenditore, non c'è stato alcun segnale fattivo all'invito allora fatto da CGIL CISL UIL alle associazioni datoriali per attivare un tavolo straordinario che coinvolga anche gli enti e servizi ispettivi, per mantenere alta, a tutti i livelli, l'attenzione e la sensibilizzazione sulla materia dei rischi negli ambiti lavorativi.
Affermiamo ciò non per attivare una polemica a poche ore dalla tragedia avvenuta. Ma fermare il fenomeno degli infortuni sul lavoro si può e si deve, attraverso anche la condivisione di iniziative comuni, che devono sempre più tenere conto delle responsabilità di ciascuno, comprendendo in questa corresponsabilità anche chi commissiona i lavori alle ditte in appalto.
Non vogliamo più piangere questi drammi come avvenuto sino ad ora, in seguito ad episodi come quello di oggi, con un senso di impotenza, ma vorremo che da parte di tutti si attivasse una rete sociale per prevenire il fenomeno e scongiurare il verificarsi di altre tragedie. Per questo ci auguriamo che l'invito di allora possa oggi avere un seguito.

Segreteria CGIL Pistoia

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