Lettera aperta alle istituzione su situazione carceraria di Pistoia

Al Presidente della Regione Toscana
Enrico Rossi

Al Prefetto di Pistoia
Mauro Lubatti

Al Sindaco di Pistoia
Renzo Berti

Alla Presidente della Provincia
Federica Fratoni

p.c. Agli organi di informazione locali

Egregi Signori,

Per chiunque, ma ancor più per chi sente su di sé la grande responsabilità della rappresentanza sociale, difronte alla perdita del bene più prezioso, una giovane vita umana, si accompagna al sentito cordoglio, il rammarico, la sensazione di non aver fatto abbastanza.

Non sono bastate le nostre molteplici denunce riguardo alla situazione carceraria a Pistoia, densa di difficoltà, dal sovraffollamento ed alla ormai endemica carenza di personale, alla situazione di disagio profondo dei detenuti; non è stato sufficiente portarla anche all'attenzione pubblica nazionale attraverso la visita del 12 febbraio scorso del nostro Segretario Generale Guglielmo Epifani; non sono state sufficienti nemmeno le nostre azioni di mobilitazione, ad evitare la tragedia che si è consumata ieri tra le mura del carcere di Pistoia e che ha determinato oggi la morte del giovane detenuto, che allunga la ferale lista delle morti violente in carcere nel nostro Paese .

Il Governo infatti è rimasto sordo alle richieste, il tema non sembra ancora riuscire ad occupare posto nella sua agenda politica poiché è ben noto, potremmo polemicamente affermare, che non crea certo consenso elettorale, mentre a nostro modesto parere il rispetto della dignità umana, della dignità di chi vive in regime di restrizione della propria libertà per espiare la pena e della dignità degli operatori penitenziari che con sacrificio e responsabilità, spesso in solitudine, ne accompagnano il percorso, non dovrebbe avere né colore né bandiera se non quella dello Stato Italiano che ha il compito costituzionale di attuare il recupero sociale di chi ha violato la legge penale e di assicurare il rispetto delle convenzioni internazionali in materia di diritti umani.

L'ennesima tragedia pone come non più rinviabile la necessità che anche le Istituzioni Locali si impegnino per approntare una immediata risposta alla emergenza carceraria che a Pistoia ha raggiunto livelli non più tollerabili e pertanto chiediamo l'istituzione urgente di un tavolo di confronto per fare ogni sforzo che riduca al minimo i danni dello stato incostituzionale del nostro carcere.

Certi della vostra attenzione, porgiamo

Distinti saluti.

Gessica Beneforti
Segretaria Generale CGIL Pistoia

Silvia Biagini
Segretaria Generale FP CGIL Pistoia

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