Bene il Distretto ma che sia vicino alla “Fabbrica”

L'impegno di tutti per affermare la centralità che Pistoia merita!

Gli ultimi dati sulla produzione industriale e sul fatturato delle imprese (in ultimo rapporto Assindustria e dati C.C.I.A.A.) sono molto preoccupanti, dati che si aggiungono a quelli già molto negativi sull'occupazione e sull'utilizzo degli ammortizzatori sociali.

Uno scenario, tra i peggiori della regione, che impone a tutte le forze istituzionali e sociali la necessità, potremmo dire, di uno scatto d'orgoglio, per intraprendere azioni che, partendo dal territorio, provino a rilanciarne il tessuto produttivo ed economico che, altrimenti, rischia un declino senza possibilità di ritorno, e di farlo partendo dalle sue peculiarità, specializzazioni e professionalità.

Far ciò significa prima di tutto essere protagonisti nella discussione e nelle azioni della programmazione regionale, altrimenti Pistoia rischia seriamente di restare ai margini, nella ripresa, nell'attrattività degli investimenti, nell'attribuzione di risorse per lo sviluppo infrastrutturale materiale ed immateriale.

Il bando regionale per il finanziamento dei Poli Tecnologici (tra cui quello della meccanica, con particolare riferimento alla meccanica ferroviaria), i Progetti Integrati di Sviluppo (tra cui quello per la mobilità sostenibile), al centro del Programma Regionale di Sviluppo, che la Regione Toscana delibererà nel prossimo mese di aprile, ci offrono l'occasione per provare a costruire una riscossa del nostro territorio, del suo tessuto produttivo, a partire dalla meccanica in particolare ferroviaria, in termini di occupazione, innovazione, competitività.

Abbiamo accolto molto positivamente la decisione annunciata dal Presidente della Regione Toscana di istituire il “Distretto Regionale per le tecnologie ferroviarie, l'alta velocità e la sicurezza”, decisione che risponde finalmente alle richieste che da anni abbiamo avanzato alla Regione, alla necessità di creare una rete tra l'azienda leader nel settore, Ansaldobreda, il suo indotto, l'Università, per sostenere ricerca ed innovazione di prodotto e di processo, supportare il trasferimento tecnologico e favorire maggior competitività e capacità di proiezione sui mercati internazionali delle imprese distrettuali.

Occorre però un forte impegno affinché la sede naturale del distretto sia Pistoia che deve diventarne il baricentro. Non è una questione di campanilismi ma di coerenza con i numeri (imprese, addetti) e le finalità stesse del distretto.

Nessuno si può sottrarre a questo impegno.

Segreteria CGIL Pistoia

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