Si all'ampliamento del cimitero per accogliere i credenti islamici

Intervento della CGIL sul progetto di realizzare una nuova sezione all'interno del cimitero del Comune di Pistoia

“Siamo contrari alla realizzazione di un cimitero islamico separato, ma favorevoli alla realizzazione all’interno del cimitero civico esistente di una sezione riservata alle sepolture con rito islamico ed accessibile a tutti - dichiara Fabio Capponi della Segreteria provinciale della CGIL e responsabile dei settori Stranieri e Immigrazione della Camera del Lavoro.”

Una sezione che consenta ai credenti Islamici di poter celebrare i propri morti secondo il rito dettato dalla propria confessione che impone per esempio la sepoltura della salma in modo che il volto del defunto sia rivolto verso la Mecca: è un intervento rivolto alla comunità islamica presente nel nostro territorio non più rinviabile e che darebbe una risposta di vera integrazione da parte dell'amministrazione. “Oggi il rito islamico – prosegue Capponi - non può essere rispettato e in un cimitero comunale, un camposanto laico, si deve garantire il rispetto di tutti, defunti, credenti e non credenti e appartenenti ad ogni confessione, coerentemente con quanto sancito dall'art. 3 della Costituzione.”

Il progetto all'esame dell'amministrazione con l'ampliamento dell'attuale cimitero Comunale coglie questi elementi. “Per questo riteniamo assolutamente prioritaria la sua realizzazione, per dare una risposta di civiltà, al pari delle altre comunità europee, dove queste vicende sono state da anni affrontate senza guerre di religione. Avvertiamo infatti – conclude Capponi - in modo preoccupante nel dibattito politico locale la voglia di creare su questo argomento, per soli e biechi fini elettorali, steccati e odio razziali fra le persone. Ciò non appartiene alla nostra realtà e alle tradizioni di civiltà del nostro territorio, dove l'integrazione la si è praticata e non enunciata. La scelta di realizzare una sezione del cimitero destinata al culto islamico è e rimane una scelta di civiltà.”

La Segreteria Provinciale
CGIL Pistoia

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