La CGIL condanna senza riserve i gravi fatti accaduti.

Ancor più necessario oggi un percorso unitario per fronteggiare le conseguenze della difficile e perdurante crisi in atto

Non voglio entrare nel merito di una scelta, quella compiuta dalla Cisl pistoiese, di interrompere i rapporti unitari con la CGIL, scelta singolare per una tradizione ed un quotidiano fatto di tante iniziative, di tanti accordi, di dialogo unitario, improntato oggi come ieri, al massimo rispetto e lealtà reciproci.

Mi preme piuttosto oggi affermare, a nome della CGIL tutta, come peraltro ribadito in questi giorni dalla nostra organizzazione a tutti i livelli, onde sgombrare il campo da inaccettabili accuse di ambiguità, la più netta e convinta condanna dei gravi fatti di cui è stata vittima la Cisl in questi giorni, con ferma convinzione che questi comportamenti debbano essere sanzionati.

Il dissenso e la dialettica tra sindacati sulle scelte contrattuali non deve mai trascendere in atti di intolleranza che non possano in alcun modo essere giustificati, comportamenti che non fanno parte della nostra cultura democratica, della nostra storia, del nostro presente, comportamenti che non rafforzano, anzi indeboliscono la nostra azione anche nella ricerca di una democrazia della rappresentanza più compiuta.

Oggi, più che mai, anche nel nostro territorio, c'è bisogno di unità, di un confronto unitario fra le parti sociali e con le istituzioni. Un territorio, quello pistoiese, “stravolto” dalla crisi, dalle sue pesanti conseguenze sul piano occupazionale e sociale, come dimostrano le rilevazioni statistiche pubblicate in questi giorni, se non bastassero le persone a testimoniarlo.

Oltre alla purtroppo oramai quotidiana gestione delle tante vertenze aperte e di quelle che si apriranno, rilanciare l'economia pistoiese, generare occupazione di qualità, fronteggiare le sciagurate politiche di bilancio del governo che, deresponsabilizzando se stesso ha scaricato sugli enti locali l'onere dei tagli gravosi che non dovranno abbattersi sui più deboli, e cioè su coloro che stanno già pagando il prezzo più alto della crisi, rappresenta, insieme con gli attori sociali ed istituzionali,la nostra agenda di lavoro per i prossimi mesi.

Obiettivi complicati e complessi verso i quali auspico che la Cisl voglia fare un percorso serio e comune, senza inutile propaganda, nel solo interesse delle persone che rappresentiamo.

Gessica Beneforti
Segretaria Generale CGIL Pistoia

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