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“Da diversi anni la Funzione Pubblica CGIL auspica sia la costituzione di gestioni associate di servizi fra enti locali che le Unioni di Comuni – afferma Silvia Biagini, segretaria provinciale della FP CGIL - La proposta lanciata domenica sulla stampa locale ci vede pertanto più che favorevoli:

l’Unione dei Comuni rappresenta un’ottima soluzione (forse l’unica!) per mantenere la qualità e la quantità dei servizi e delle attività dei Comuni, messi a repentaglio dalla manovra finanziaria estiva. Riteniamo inoltre che l’ipotesi di trasformare le comunità montane in unione di comuni possa essere convincente a patto che si tutelino sia l’occupazione che le funzioni. La frantumazione accentua accresce i costi di gestione dei servizi, scaricando sui cittadini, sulle famiglie e sui pensionati la mancata conduzione di azioni comuni utili ad evitare l'aumento delle imposte locali o, addirittura, la scomparsa di alcune prestazioni sociali”.

“La manovra economica del Governo, contro la quale, purtroppo, solo la Cgil in maniera chiara si è mobilitata ed ha promosso scioperi – ricorda Biagini - mira a demolire i servizi pubblici e lo stato sociale, colpisce al cuore il welfare territoriale con la riduzione significativa di risorse verso gli enti locali e con l'azzeramento del fondo nazionale per le politiche sociali. La messa in discussione dei servizi pubblici continuerà, peraltro, a colpire i più deboli, che già da mesi pagano gli effetti della crisi economica”.

“In questo quadro è necessario che le amministrazioni locali definiscano la loro azione in discontinuità con le azioni governative e quindi sono necessari atti di trasparenza, condivisione e confronto continuo con le parti sociali, con le associazioni dei consumatori e degli utenti. Discontinuità quindi con pratiche che negano la concertazione e riducono le relazioni sindacali a meri momenti informativi”.

“Come parti sociali – conclude Biagini - vogliamo condividere i criteri ed i percorsi decisionali che porteranno alla auspicata costituzione di una Unione dei Comuni montani. La FP CGIL accoglie pertanto in pieno la proposta ed è pronta alla sfida della riorganizzazione del lavoro che significa riorganizzazione dell’erogazione dei servizi pubblici per garantire nel nostro territorio la tenuta del welfare, la coesione sociale e i diritti di cittadinanza”.

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