SIDAL (Zona Market e Dedico), firmato l'accordo integrativo aziendale per la filiale di Pistoia

Dopo diversi mesi di trattative, la Filcams Cgil, categoria che si occupa, fra i tanti settori, anche del commercio, la Rsu e l'azienda Sidal, società leader della vendita all'ingrosso nel settore della ristorazione con i marchi “Zona Market” e “Dedico”, sono arrivati alla definizione di un contratto integrativo aziendale di durata triennale per l'unità produttiva di Pistoia.

Il 25 e 26 dicembre e 1 gennaio sciopero del commercio in Toscana

Per spegnere le luci di negozi e supermercati e far vivere la festa

A distanza di 3 anni ormai, la liberalizzazione degli orari commerciali mette in evidenza risultati molto diversi, rispetto alle attese che i proponenti avevano auspicato (il governo Monti ipotizzava un aumento del PIL e dell’occupazione). Non si è realizzato niente di tutto ciò.

Sciopero intera giornata Pasqua e Lunedì dell'Angelo

Per contrastare le scelte fatte del governo e dalle aziende e tenere alta l’attenzione sul tema delle liberalizzazioni.

Le Organizzazioni Sindacali di categoria, Filcams, Fisascat e Uiltucs della Provincia di Pistoia, ribadiscono la contrarietà alle aperture delle prossime festività di Pasqua, e Lunedì dell'Angelo e chiedono il rispetto del significato e del valore sociale di dette festività.

Commercio: aperti il 25 aprile e 1 maggio.

25 aprile e primo maggio: la GDO (grande distribuzione organizzata) sceglie di aprire le strutture commerciali.

Da sempre questo rappresenta un elemento di scontro con le nostre posizioni, ma la deregolamentazione delle aperture e il contesto di crisi, amplificano il problema e rendono tale scelta ulteriormente inutile e dannosa.
E' ormai dimostrato che un numero elevato di aperture festive non produce nemmeno un beneficio economico ma fa aumentare i costi di gestione, costi che inevitabilmente vengono scaricati sui lavoratori, riducendone i diritti e favorendo la precarietà.

Orari dei negozi: necessario contemplare tempi di vita e di lavoro

“Soprattutto in tempo di crisi come il nostro e con la contrazione del potere di acquisto delle famiglie, aumentare il numero delle apertura non equivale ad aumentare le vendita, ma solo i costi di esercizio, a danno poi dei lavoratori”

Facciamo nostre le preoccupazioni espresse da Mons. Bianchi nell’articolo pubblicato il 17 dicembre.
Il nostro modello di società non può passare attraverso il concetto di individuo che esiste solo in funzione a ciò che consuma.

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