Contrattazione sociale 2021: firmato un Protocollo d’intesa con il Comune di Montale.

Contrattazione sociale 2021: firmato un Protocollo d’intesa con il Comune di Montale.
 
Anche in questo difficile momento proviamo a confrontarci con i Sindaci. Speriamo di riuscire a firmare anche altri protocolli. Noi ci proviamo. Ma è bene ricordare di cosa stiamo parlando e quale sia il valore della Contrattazione sociale. 
 
Se domandiamo al cittadino comune cosa sia la contrattazione sociale ci guarderà strano e difficilmente avremo una risposta compiuta. Devo dire che anche nel mondo del lavoro, e addirittura in quello sindacale, questo rimane un oggetto del mistero (per non parlare dei Partiti). Già, ma cos’è la contrattazione sociale? O meglio, cosa dovrebbe essere, vista la difficoltà che c’è nel praticarla anche nella nostra provincia?
 
La contrattazione sociale dovrebbe permettere ai Comuni di confrontarsi con le Organizzazioni di rappresentanza per illustrare, discutere, approfondire e, se possibile, concertare le scelte sul bilancio di previsione dell’Ente.
 
Ma per fare questo ci vuole convinzione, ci vuole da parte del Sindaco la voglia di accettare il confronto, di ascoltare altre idee e proposte e delle volte sapersi mettere in discussione e riconoscere il ruolo di quelle Organizzazioni, che rappresentano buona parte della cittadinanza.
 
Pertanto quei “tavoli” non dovrebbero essere finalizzati solo ad illustrare le idee dell’Amministrazione (una semplice informazione), senza possibilità reale di contaminarsi, senza accettare la possibilità di modifiche, integrazioni rispetto allo schema di bilancio predisposto.
 
La contrattazione sociale vera è un momento di partecipazione e democrazia che non andrebbe sottovalutato. Ma che attualmente nella nostra provincia non ottiene, da parte di molte Amministrazioni, la dovuta attenzione e il dovuto rispetto.
 
Anche quest’anno abbiamo presentato come CGIL, CISL, UIL provinciali la nostra piattaforma unitaria per la contrattazione sociale sul Bilancio previsione 2021. Abbiamo provveduto ad inviare due documenti alle nostri controparti. Uno più sintetico che contiene le richieste "urgenti" e l'altro è la piattaforma vera e propria.
 
Oserei dire che è una bella piattaforma "completa" con analisi e richieste su argomenti importanti ed essenziali per la vita dei cittadini (aggiornata anche al "Covid"). Ci sono alcune "piccole" idee, proposte, che però meritano di essere messe anche loro sotto la luce dei riflettori.
 
Tra queste: i beni confiscati alle mafie (presenti in gran numero nella nostra Provincia); le tutele per i lavoratori autonomi con partite IVA (soprattutto giovani), la cui attività non è sostenuta da alcun Albo professionale; la proposta di inserire, d’ora in avanti, sul tratto autostradale che attraversa la nostra provincia,“barriere antirumore fotovoltaiche”; progettazione e gestione del verde nelle nostre città diverso da quello sino ad oggi realizzato. Per non parlare poi delle politiche sociali della salute, delle politiche di genere e di proposte concrete sull’edilizia popolare. Insomma, parliamo di cose realizzabili su cui vorremmo davvero avere un confronto serio e vero con le Amministrazioni comunali.
 
Non sarebbe male poi che i Partiti, i gruppi consiliari anche di opposizione si interessassero della questione. Aprire un confronto reale con tutti e non solo con il Sindaco, riuscendo a coinvolgere, ognuno nel rispetto del proprio ruolo, i cittadini. Le sedi del Sindacato, ma anche i circoli (sezioni) dei Partiti nei singoli comuni (dove ancora esistono) dovrebbero avere la capacità di discutere di questo. Il bilancio di previsione di un Comune è un atto importante, fondamentale per la vita di ognuno di noi.
 
Non andrebbe sottovalutato e non andrebbe sottovalutato il valore della concertazione sociale su queste materie. 
 
Andrea Brachi, segretario generale Spi Cgil Pistoia


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