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Esternalizzare i servizi pubblici locali, come quello di gestione e controllo dei parcheggi, senza clausole di salvaguardia del buon lavoro produce lavoro povero e dumping contrattuale.

La FP CGIL aveva ricevuto precise rassicurazioni da parte del Sindaco ma nel bando di gara non si regolamentano le applicazioni dei CCNL e l’organizzazione del lavoro.
Abbiamo appreso dagli organi di stampa, alcuni giorni fa, che il Comune di Pistoia avrebbe provveduto ad esternalizzare il servizio di gestione, organizzazione, controllo e sanzione del sistema dei parcheggi pubblici per le aree destinate alla sosta a pagamento. Abbiamo altresì appreso, sempre a mezzo stampa e soltanto oggi, che lo strumento scelto dall’Amministrazione Comunale pistoiese ha trovato applicazione nella pubblicazione di un bando di gara i cui estremi avevamo tentato di discutere nei giorni scorsi con il Sindaco di Pistoia e con l’Assessore con delega al Bilancio. Nel bando si presumono, ma non si garantiscono all’aggiudicatario, entrate pari a €1.684.009 in un quinquennio. Si stimano altresì costi del personale pari al 46% del fatturato che, incerto e di per sé comprimibile per insondabili ragioni, potrebbe determinare una contrazione del salario del personale. Sul bando di gara, inoltre, non si trovano le regole per l’applicazione dei contratti di lavoro e l’organizzazione del lavoro del personale. Personale che ad oggi, nel regime dell’esternalizzazione del servizio senza garanzie di applicazioni contrattuali, non sappiamo se avrà un orario di lavoro a tempo pieno, a tempo indeterminato e con tutte quelle garanzie rispetto al buon lavoro o, al contrario, l’impiego di contratti collettivi nazionali che potrebbero produrre effetti negativi sui lavoratori e sulle imprese.
Senza garanzie richieste sul bando di gara, infatti, si potrebbero verificare le applicazioni di contratti individuali di lavoro con orario spezzato e basso salario, minor numero di ferie o permessi rispetto ai contratti collettivi firmati dalle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative. In questa situazione di assoluta deregolamentazione si rischia anche il dumping contrattuale rispetto ad aziende che applicano contratti riconosciuti dalle parti e tutte le garanzie che un buon lavoro, quello che l’Amministrazione Comunale dovrebbe tentare di determinare, mette a disposizione di utenti e manodopera.
La cosa che infine indispone la FP CGIL di Pistoia e Prato è che le richieste di buon governo del fenomeno dell’esternalizzazione del servizio di gestione delle aree di sosta a pagamento, di per sé ineludibile visti i vincoli assunzionali a cui è sottoposto il Comune e gli eccessivi carichi di lavoro per il corpo di Polizia Municipale, sembravano essere state accolte dal Sindaco e dall’Assessore al Bilancio del Comune. Di ciò invece non rimane traccia nella procedura di gara e il rischio di produrre lavoro povero e dumping contrattuale per le imprese è alto poiché assolutamente non governato dal Comune nella delicata fase dell’esternalizzazione del servizio.
Il Segretario Generale
FP CGIL Pistoia Prato
Sandro Malucchi

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