Si svuotano le officine ansaldobreda. altissima partecipazione nelle aziende dell’indotto e in provincia.

MICHELE GARGINI: “I LAVORATORI HANNO CAPITO LE RAGIONI DELLA NOSTRA LOTTA”.
L’adesione allo sciopero in provincia è stata del 70% con punte fino al 90%

I lavoratori e le lavoratrici della nostra provincia hanno scioperato massicciamente per conquistare un vero contratto.
Alla Breda si svuota l’officina alta l’adesione anche da parte dei lavoratori delle aziende dell’indotto.
Quella di oggi è la prima giornata di mobilitazione nazionale dei metalmeccanici per il rinno-vo del Contratto di Lavoro ma già nei giorni scorsi i lavoratori metalmeccanici pistoiesi han-no dimostrato attraverso l’adesione alle iniziative promosse dalla FIOM la necessità di un ve-ro rinnovo contrattuale contestando di fatto un pessimo accordo separato che difficilmente potrà per sua natura trovare applicazione, per la sua manifesta incostituzionalità(come recita l’art. 39 della Costituzione).
I lavoratori hanno quindi lanciato un forte segnale di protesta contro l’accordo separato sotto-scritto da FEDERMECCANICA, FIM e UILM.
L’impegno sottoscritto da FIM e UILM dentro l’accordo inserisce nel “contratto” le nuove e ulteriori precarietà, contratto individuale di lavoro, lavoro a chiamata, staff leasing, cessione di ramo d’azienda, ecc... secondo le norme del Patto per l’Italia e della Legge 30 ex delega 848, ma non basta, visto l’impegno assunto ad applicare la Legge 368 che estende a dismisura la possibilità di assunzioni a termine.

Dulcis in fundo Fim e Uilm si impegnano ad applicare nel contratto la nuova Legge 66 sugli orari di lavoro che rischia di vedere cancellati i limiti settimanali all’orario e l’introduzione della flessibilità selvaggia (superando l’attuale disciplina dello straordinario). Sul salario infi-ne i soldi sono pochissimi solo 69 euro per gli anni 2003/2004 (per un lavoratore di 5° livello quindi molto qualificato e con 2 scatti di anzianità) mentre 21 euro saranno anticipati sulle spettanze del prossimo rinnovo contrattuale del 2005/2006 e arriverebbero nelle tasche dei lavoratori a contratto già scaduto (Gennaio 2005).
La FIOM CGIL non potrà mai accettare un accordo di minoranza che nega nella sua es-senza il rapporto con i lavoratori rapporto sostituito con l’inserimento degli enti bilaterali e che cancella il diritto a decidere sulla bontà o meno degli accordi ai lavoratori che poi quegli accordi li dovranno vivere sulla pelle.
La FIOM CGIL di Pistoia invita quindi FIM e UILM Provinciali ad indire Assemblee Unitarie per informare correttamente i lavoratori sui contenuti dell’intesa sottoscritta e fare decidere democraticamente con un voto vincolante tutti i lavoratori indipendentemente dalla loro iscrizione o meno al sindacato.
Quanto alle accuse di massimalismo rivolteci da alcune forze politiche le respingiamo con forza in quanto le decisioni della FIOM CGIL sono state conseguenza delle scelte democraticamente espresse con il voto dai lavoratori metalmeccanici, ragione per cui per il futuro crediamo che l’uso di certi termini soprattutto per il rispetto che dobbiamo ai lettori e alla opi-nione pubblica sia opportuno utilizzarli in modo appropriato.
“Queste le ragioni di una battaglia che non sarà certo breve – afferma Michele Gargini, Se-gretario Generale della FIOM CGIL di Pistoia- che dovrà vincere le resistenze di FEDER-MECCANICA e consentire di riaprire un tavolo di trattativa che tenga conto delle rivendica-zioni contenute nella piattaforma della nostra Organizzazione Sindacale. L’alta adesione –continua Gargini- dimostra che i lavoratori sono con noi quando si tratta di sostenere scelte fatte attraverso un percorso democratico e di coinvolgimento. Questo accordo –conclude Michele Gargini- sarebbe sicuramente rimesso in discussione se fosse sottoposto, come noi chiediamo, ad un referendum fra i lavoratori”.

2SiQuadrAn

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