Kartos: una vertenza vecchio stile.

Quanto sta accadendo alla KARTOS di Montecatini è una vertenza di altri tempi.
Abbiamo assistito in questi mesi a tutto il repertorio del vecchio stile da “padroni delle fer-riere” che pensavamo relegato ormai all’archeologia sindacale:

- rifiuti ad incontrare le Amministrazioni locali, comune di Montecatini e provincia di Pistoia, con le quali peraltro questa azienda, aveva sottoscritto un piano industriale per il rispetto dei livelli occupazionali;
- annuncio della vendita dell’immobile, cosa ormai già di dominio pubblico da mesi, con i lavoratori dentro e senza nessun programma di attività per il futuro;
- annuncio della liquidazione dell’azienda con conseguente cessazione dell’attività, senza ad oggi, alcuna proposta di continuità anche parziale sotto qualsiasi forma dell’attività produttiva.
In più voci insistenti e fondate parlano dell’ormai avvenuta cessione del marchio con la chiusura definitiva del cerchio e il compimento di un’operazione inaccettabile di smantellamento del presidio senza alcun reale confronto con i rappresentanti dei lavoratori.
L’azienda non si è fatta mancare nemmeno, a proposito di “old stile” interventi pesanti e ogni genere di pressioni per dividere ed intimidire delegati e lavoratori.
Vedremo se la proprietà di Kartos, azienda nella quale il cambio generazionale pare aver dimostrato il superiore fascino esercitato dalle operazioni immobiliari più che dalla missio-ne industriale, troverà il tempo per partecipare agli incontri previsti per il 30 p.v. anche in sede istituzionale; le OO.SS. rinnovano l’invito a non consentire operazioni speculative sull’area, invitano i lavoratori a continuare le iniziative di lotta e per parte loro dichiarano l’indisponibilità a sottoscrivere qualsiasi ipotesi di accordo in queste condizioni a chiusura della vertenza.
Il costo, per i padroni della KARTOS che somiglia sempre più, in grande, ad una “Maltagliati 2” dovrà essere salato.


Daniele Quiriconi
Mario Tuci
Giuseppe Macrì

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