COOP chiude magazzino a Pistoia e annuncia il licenziamento dei dipendenti.

Le preoccupazione della FILCAMS CGIL per le perdite occupazionali nel nostro territorio.

Nei giorni scorsi Sviluppo Discount ha annunciato l'intenzione di lasciare Pistoia quale centro di stoccaggio e spostare il magazzino a Selvatelle, in provincia di Pisa, creando non pochi problemi agli oltre 50 addetti, fra dipendenti diretti e quelli della ditta in appalto, presenti nella struttura pistoiese.

Sulla scia di questa scelta la Direzione di Sviluppo Discount ha fatto sapere che non intende mantenere i dipendenti dal momento che nella struttura in provincia di Pisa, operativa dal prossimo gennaio, saranno presenti al suo interno ditte in appalto.

Coop e Conad, le due più importanti cooperative del settore della distribuzione commerciale, anni or sono costituirono Sviluppo Discount per conquistare ed acquisire fette di mercato nel settore dei discount. Ad essa fanno riferimenti i discount con marchio DICO. La rete di vendita di Sviluppo Discount si estende su tutto il territorio nazionale sia tramite punti vendita di proprietà della stessa Sviluppo Discount sia tramite negozi affiliati al marchio DICO, con 5 grandi magazzini di stoccaggio e distribuzione della merce, uno dei quali e' a Pistoia. Il magazzino di Pistoia e' in via Vecchia di Sant’Agostino nella struttura adiacente (e di proprietà) a quella dove ha sede CONAD, e da lì viene movimentata la merce per i negozi del centro Italia. Oggi Sviluppo Discount a seguito dell'uscita di Conad dalla compagine societaria, e' controllata totalmente da COOP, tramite COOP Italia ed alcune cooperative di consumo (tra le quali Unicoop Tirreno) che insieme detengono l'intero pacchetto della catena dei discount.

“Al di là dell'arroganza con la quale i dirigenti di Sviluppo Discount hanno condotto la scelta aziendale, cercando di eludere fino a l'ultimo il confronto con il sindacato – dichiara Fabio Capponi Segretario della FILCAMS CGIL pistoiese – facendo invece pressioni nei confronti dei dipendenti, lo spostamento del magazzino da Pistoia a Selvatelle rappresenta un altro duro colpo per l'occupazione nel nostro territorio”. “Il fatto poi che questo duro colpo venga inferto dal mondo delle cooperative, che tradizionalmente hanno avuto con Pistoia e la sua provincia uno stretto rapporto, se non altro per effetto della cultura radicata in questa terra, è un elemento che a nostro giudizio deve essere tenuto di conto, in particolare dalle istituzioni locali, e non va in alcun modo sottaciuto”. La scelta di Sviluppo Discount infatti segue quella già fatta dallo stesso Conad, che a sua volta a partire dal prossimo anno sposterà il suo magazzino in provincia di Pisa, vicino Pontedera. Una volta che queste riorganizzazioni aziendali da parte delle cooperative saranno compiute, nella nostra provincia avremo un saldo occupazionale pari a non meno di cento posti di lavoro persi. “Giudichiamo sbagliata la scelta compiuta da Sviluppo Discount, così come facemmo con Conad, anche perché porre i centri di distribuzione fuori dalle direttive nazionali di comunicazione, come in questo caso, alla lunga fa perdere quegli elementi di economicità ottenuti con la realizzazione di strutture dove 'chi costruisce' beneficia di interventi comunitari – sottolinea Capponi. - Non accettiamo comunque il metodo e l'impostazione data alla vicenda da parte di Sviluppo Discount, e porremo in essere tutte le iniziative per far cambiare rotta all'azienda, che intende aumentare la precarietà e flessibilità già presenti nei propri centri di distribuzione, diventando in questo modo apripista per le altre realtà del mondo cooperativo.” “Nel nostro paese il sindacato e la CGIL in particolare stanno arginando al meglio il tentativo di far equivalere il lavoro a merce – conclude il Segretario della FILCAMS -. A dire il vero, al di là delle etichettature poste sulle confezioni acquistabili nei supermercati della cooperazione riguardanti l'eticità del lavoro e l'attenzione a questo proposito posto dalle stesse aziende, anche chi lavora nel mondo della cooperazione non è immune da queste iniziative lesive della condizione lavorativa”.

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