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Medici di famiglia: è arrivato il momento di un cambiamento radicale!!!

Come sapevamo (lo avevamo più volte fatto presente) entro la fine di quest’anno andranno in pensione ben 45 medici... L’Asl ha predisposto il bando e ha inserito l’obbligo per il medico di aprire l’ambulatorio in determinati territori. Peccato che il medico può rifiutare il posto ma rimanere in graduatoria. Come abbiamo più volte detto deve finire questa storia di questi “liberi professionisti” pagati dal pubblico che però sono liberi di dire tanti “NO”. Sono un pilastro fondamentale della sanità pubblica e deve essere rivista la loro collocazione nel sistema pubblico.

 

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Li chiamano "insospettabili"....

...Li chiamano "insospettabili"... forse non ci rendiamo ancora pienamente conto di quello che ci aspetta...sono dati impressionanti...ma dietro i dati, i numeri ci sono persone, famiglie, anziani soli, ragazzi...un pugno nello stomaco..

 

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Ospedale Caselli a Quarrata. Cosa ne pensiamo...

Progetto di riqualificazione dell’ex Ospedale Caselli: il punto di vista dei sindacati

Abbiamo appreso dalla stampa locale che l’Azienda Usl Toscana Centro ha deciso di procedere all’alienazione dell’immobile ex ospedale Caselli a Quarrata. Si dovrebbe procedere tramite un’asta pubblica a cui potranno partecipare anche soggetti privati. Sembra che ci siano imprenditori del “nord Italia”, attivi nel settore delle Residenze sanitarie assistenziali (RSA), che hanno già manifestato interesse.

Prendiamo atto della scelta, anche se avremo voluto avere la possibilità di discuterla prima, visto che da anni abbiamo avanzato al Comune di Quarrata alcune idee per il riutilizzo di questo immobile, che erano in linea con quelle dello stesso Comune, che con ASL, SdS e Fondazione Caript aveva firmato un protocollo che ipotizzava per l’ex Caselli la conversione in una struttura destinata al co-housing (abitazioni private con spazi e servizi comuni) per una sessantina di anziani. Noi, già nel 2019 avevamo sostenuto che questa era la strada da intraprendere ma con alcune modifiche. Volevamo che il progetto permettesse anche risposte rapide ed innovative al fenomeno della precarietà abitativa per giovani, giovani coppie e soggetti fragili (genitori separati con figli, migranti fuoriusciti dai percorsi Sprar, Cas, giovani lavoratori precari). I soggetti giovani individuati avrebbero potuto affrontare con serenità e prospettiva di positivo sviluppo la loro situazione di vita. Non solo: questa scelta avrebbe permesso di realizzare quel mix-sociale (anziani e giovani) fondamentale per creare momenti di coesione sociale e di solidarietà fra generazioni. Sarebbe stato così possibile realizzare quel "vicinato solidale" (contrasto alla solitudine degli anziani, supporto scolastico per bambini, uso condiviso degli spazi, spesa a domicilio per gli anziani) che in tante parti dell’Italia sta dando risultati molto positivi. Si è preferito intraprendere un’altra strada: ne prendiamo atto. Vorremo però avere la possibilità di confrontarci a partire dal bando. Vorremo capire, se di RSA si tratta, a quali tipologia di persone si pensa di aprire la struttura. Anziani che provengono da fuori Comune, Regione oppure una parte dei posti può essere riservata a residenti nel Comune di Quarrata o dei comuni limitrofi? Vorremo capire, se nonostante l’acquisto da parte di un privato dell’immobile, una parte dei suoi tremila mq rimarranno bene comune a disposizione del pubblico e della collettività. Vorremo capire se questo percorso sarà un’opportunità dal punto di vista dello sviluppo economico non solo per il comune di Quarrata ma per l’intero territorio. Chiediamo queste cose perchè vorremmo una sempre maggiore attenzione agli aspetti sociali che riguardano gran parte dei cittadini dela nostra Provincia a partire dai più fragili e dagli anziani. La volontà delle parti sociali è quella aprire un confronto fra tutti i soggetti coinvolti, che porti alla realizzazione di un progetto condiviso nel rispetto delle finalità che furono alla base del desiderio iniziale di Gianbattista Caselli.

CGIL , CISL, UIL Pistoia

SPI- CGIL Pistoia

CISL FNP Pistoia

UIL Pensionati Pistoia

Prendiamo in prestito (e condividiamo) le parole della Sindaca di Crema sulla scelta dei nostri rappresentati all'ONU di non votare la risoluzione di condanna degli embarghi unilaterali!

Prendiamo in prestito (e condividiamo) le parole della Sindaca di Crema sulla scelta dei nostri rappresentati all'ONU di non votare la risoluzione di condanna degli embarghi unilaterali! 
 
"Caro Presidente del Consiglio
Prof. Mario Draghi,
 
chi Le scrive è una sindaca di Provincia, che si spende per una comunità di 35mila persone e che può solo immaginare cosa significhi governare un Paese di 60milioni di abitanti, a maggior ragione in un momento così drammatico. Tuttavia, come donna, come madre, come cittadina e, infine, come sindaca, sento di dovere aggiungere un piccolo peso a quelli che già incombono sulla sua figura, perché ritengo che il nostro Paese, pochi giorni fa, abbia violato in modo grave codici di civiltà decisivi, come la riconoscenza, la lealtà, la memoria, la solidarietà.

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