Conad: sempre più aspra la vertenza sul trasferimento del magazzino a Montopoli

UNA DELEGAZIONE DI LAVORATORI INCONTRA IL SINDACO DI PISTOIA

Si inasprisce la vertenza per il trasferimento del magazzino CONAD a Montopoli. I lavoratori dei magazzini CONAD di Pistoia e Altopascio sono in sciopero, contro la decisione annunciata dall’azienda di non rispettare quanto definito in un primo accordo, siglato nel 2004, in previsione del trasferimento dei magazzini in una unica struttura in via di realizzazione a Monopoli (PI).

In quella intesa il personale CONAD avrebbe dovuto concentrarsi nelle attività di controllo delle merci e nella gestione del piazzale e comunque in un unico processo produttivo, mentre le altre fasi di lavorazione sarebbero affidate ad aziende terziste.

L’accordo prevedeva inoltre che la definizione delle condizioni normative ed economiche per il trasferimento dei lavoratori sarebbero state concordate non più tardi di sei mesi precedenti il trasferimento. E’ proprio in questa fase che la Direzione CONAD ha comunicato la propria intenzione di non rispettare questi impegni, mettendo a rischio gli stessi diritti contrattuali e normativi dei dipendenti CONAD.

Per questo sono in corso gli scioperi, con l’obiettivo di riaprire il confronto a partire dal rispetto degli impegni sottoscritti già nel 1994.

I dipendenti dei magazzini di Pistoia e Altopascio chiedono di essere trasferiti a Montopoli con modalita’ tali da continuare a lavorare insieme ed in unico reparto, e non, come vuole la CONAD, distribuiti insieme ai dipendenti delle cooperative in appalto. Infatti su queste questioni pesano molto le difficili condizioni lavorative alle quali sono sottoposti i dipendenti delle ditte in appalto, per i quali il sindacato ha chiesto piu’ volte a CONAD che fossero garantiti gli stessi livelli di sicurezza, normativi e retributivi previsti dagli accordi che regolano i rapporti di lavoro dei dipendenti di CONAD. Su questi aspetti la Cooperativa pistoiese ha sempre negato la propria disponibilita’ per motivi legati al costo dell’appalto che cio’ avrebbe prodotto.

La risposta dell’azienda però, anziché quella auspicata, sembra orientata ad evitare i disagi creati dallo sciopero mettendo al lavoro i dirigenti, ricorrendo a forniture dall’esterno o affidandole ad altre società. Un comportamento cioè di stampo antisindacale che non ci saremmo aspettati da una cooperativa con la storia e le origini culturali della CONAD, e nei cui confronti stiamo valutando possibili ricorsi alla magistratura del lavoro.

E’ un’atteggiamento incomprensibile, vista la disponibilità dei lavoratori a sopportare l’inevitabile disagio di dover lavorare lontano dalla propria residenza. A meno che l’obiettivo aziendale non sia proprio quello di scoraggiare i lavoratori, costringendoli a mettersi alla ricerca di un altro lavoro ed avere quindi mani libere per esternalizzare completamento i magazzini, ricorrendo a forme di lavoro meno tutelato, meno garantito e meno pagato.

Una delegazione di lavoratori, insieme alla RSU ed alla CGIL, ha incontrato il Sindaco Renzo Berti per esprimere preoccupazione per i rischi di un inasprimento del conflitto e del clima aziendale e chiedere un suo intervento volto alla ripresa del confronto, impegno che il sindaco ha assunto.

Intanto le strutture sindacali di Civitavecchia e Livorno sono pronte ad attivarsi a sostegno della vertenza dei dipendenti pistoiese qualora CONAD continuasse a far approvvigionare i negozi da altri magazzini CONAD. Lo stesso vale per il magazzino SIDAL di Pistoia, anch’esso sotto l’orbita di CONAD, che hanno gia’ iniziato a rifornire i negozi con insegna CONAD

Nel frattempo proseguono le iniziative di lotta dei lavoratori.

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