Mancano ancora la data e il luogo ma la decisione è stata presa: i pensionati torneranno a manifestare in piazza in autunno.

Mancano ancora la data e il luogo ma la decisione è stata presa: i pensionati torneranno a manifestare in piazza in autunno.
Lo hanno annunciato i Sindacati Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil nei giorni scorsi spiegando le ragioni di una mobilitazione che si rende quanto mai necessaria. I Sindacati chiedono in particolare cospicui investimenti sulla sanità, che deve tornare ad essere pubblica, gratuita e universale.
Quello che è successo durante l’emergenza Covid-19 non deve più ripetersi e per questo serve una profonda riorganizzazione delle strutture residenziali per anziani e il potenziamento della medicina del territorio e dell’assistenza domiciliare.
C’è bisogno inoltre di una legge quadro nazionale sulla non autosufficienza che aiuti le persone fragili e che garantisca livelli essenziali omogenei in tutto il territorio.
È fondamentale infine tutelare e rafforzare il potere d’acquisto delle pensioni, attraverso l’ampliamento dei beneficiari della quattordicesima (scopri chi ne ha diritto ora) e una profonda riforma fiscale.
Bene che siano state abbassate le tasse ai lavoratori ma è arrivato il momento di farlo anche per i pensionati!

Beni confiscati alle mafie: non abbassare la guardia e non voltarsi dall'altra parte!

Care compagne e compagni,
tutti noi sappiamo che nella Provincia di Pistoia ci sono tanti beni confiscati alle mafie. Alcuni sono stati già assegnati prevalentemente ai Comuni, altri sono ancora in capo all'Agenzia nazionale dei beni confiscati in attesa di concludere l'iter previsto dalle normative. Si tratta di alberghi, pensioni, negozi, laboratori, stalle, maneggi, terreni agricoli, terreni edificabili, appartementi...oltre 50 beni...nella nostra ricca, democratica Provincia. Già, qui la mafia non spara ma fa affari! Su questo non bisogna abbassare la guardia, non bisogna sottovalutare il problema. Questi beni devono tornare alla collettività, devono creare ricchezza e lavoro nel rispetto della legalità. La lotta alle mafie passa anche da questi segnali. Da anni come CGIL, SPI insieme a Libera siamo impegnati in questa difficile battaglia e stiamo cercando, anche con Cisl e Uil, di costruire dei progetti credibili per il riutilizzo di alcuni di questi. Sarebbe un bel segnale, uno schiaffo alla mafia che, come diceva Peppino Impastato "è una montagna di merda". Vi informo anche che martedì 21 luglio con Silvia Biagini siamo andati all'incontro con il nuovo Prefetto. All'ordine del giorno della riunione i beni confiscati alle mafie. Con noi Libera, Cisl e Uil. La riunione è andata molto bene. Un Prefetto (viene da Caserta) giovane che conosce la materia ed è molto sensibile e attento sulla necessità del riutilizzo a fini sociali di questi beni. Abbiamo deciso un percorso e le priorità. Organizzerà prossimamente un incontro con l’Agenzia nazionale beni confiscati a cui siamo stati invitati a partecipare. L’idea è quella di costruire alcuni (non molti) progetti mirati su alcuni beni che abbiamo individuato.
Vi terremo informati.
Saluti.
Andrea Brachi
segretario generale SPI CGIL Pistoia

Non autosufficienza: qualcosa si muove (a livello locale)

Non autosufficienza:

Ho apprezzato i tre Consigli Comunali che hanno ad oggi approvato l'OdG sulla necessità di un alegge nazionale sulla non autosufficienza. Ora troverei alquanto strano (incomprensibile...) che non ce ne siano altri che ritengano necessario approvarlo. Staremo a vedere. Sulla necessità di una legge nazionale che stabilisca criteri e risorse certe non ci possono essere incertezze. Qui si misura quanto anche la politica locale può stare vicino alle persone anche quelle più svantaggiate. Bisogna tutti, ognuno per le competenze che ha, pretendere dal Parlamento l'approvazione di una legge.

Andrea Brachi, segretario generale SPI CGIL Pistoia

 Allego testo del comunicato stampa unitario:
 

Le scriventi Organizzazioni sindacali avevano chiesto a tutti i Consigli Comunali di approvare un ordine del
giorno a sostegno di una legge nazionale sulla “non auotosufficienza”. Nel nostro paese ci sono 3 milioni di persone
non autosufficienti, la maggior parte delle quali sono anziane. Un’emergenza nazionale di cui si parla poco. Un peso
insostenibile per milioni di famiglie che, troppo spesso, se ne fanno carico da sole e che rischiano di finire in povertà.
Ad oggi non esiste una risposta adeguata delle Istituzioni.
I Comuni si devono confrontare ogni giorno con le difficoltà di bilancio che rendono difficile potere dare
risposte adeguate alle tante emergenze sociali presenti nel loro territorio. Per questo si rende necessaria e non più
rinviabile una legge nazionale che tra l’altro:
- stanzi risorse adeguate da mettere a disposizione dei Comuni;
- definisca dei livelli essenziali delle prestazioni sociali intesi come diritti universali riconosciuti a tutti i cittadini in
condizione di non autosufficienza;
- stabilisca a contestualità tra riconoscimento dello stato di non autosufficienza – frutto di una valutazione
multidimensionale sulla base di criteri riconosciuti e uniformi – la presa in carico e la definizione del Piano individuale
assistenziale (PAI);
- stabilisca criteri uniformi sul piano nazionale per l’accreditamento dei servizi residenziali, semi-residenziali, di
assistenza domiciliare e familiare;
- criteri uniformi per la valutazione dei bisogni;
- la determinazione e la trasparenza delle risorse destinate ai non autosufficienti nei bilanci delle aziende sanitarie e
distretti;
Questi i motivi della nostra richiesta e della raccolta delle firme promossa a livello nazionale da CGIL, CISL,
UIL. Ai Consigli comunali abbiamo anche chiesto di sollecitare i parlamentari eletti nella nostra Provincia affinché
sostengano la proposta di legge.
Ad oggi i Consigli comunali che hanno approvato l’odg sono:
1) Larciano (approvato nella seduta del 15 giugno, a maggioranza);
2) Serravalle Pistoiese (approvato nella seduta del 30 giugno)
3) Ponte Buggianese (approvato nella seduta del 2 luglio)
Confidiamo che anche gli altri Consigli Comunali possano approvare un ordine del giorno in tale senso. Intanto
non possiamo che esprimere la nostra gratitudine a questi primi tre Comuni che si sono dimostrati sensibili ed attenti a
questo drammatico problema.

Un'immensa perdita per tutti noi

Stamattina 13 luglio se n'è andato all’eta di 97 anni Natalino Lucarelli, una della figure che a Pistoia hanno caratterizzato il passaggio alla democrazia e le lotte operaie nei tormentati anni del dopoguerra. Ferito in occasione della “Marcia della fame” del 1948, in cui fu ucciso Ugo Schiano, Natalino è stato per lunghi anni membro della Commissione Interna della San Giorgio, delegato FIOM e rappresentante dei lavoratori della Breda. Sempre legato alla CGIL, alla FIOM prima per poi passare al Sindacato Pensionati SPI, ha partecipato con equilibrio, entusiasmo e vitalità agli organismi dirigenti fino agli ultimi anni.
Il suo impegno alla vita sindacale e politica per tanti anni è stato un esempio per molti giovani e meno giovani.
Vadano le condoglianze alla famiglia, al figlio alla nuora e ai nipoti. La salma sarà esposta alle Camere Mortuarie della Croce Verde in Sant'Agostino dalle 18 di oggi alle 12 di mercoledi 15 luglio p.v.

Le Segreterie
CGIL Camera Confederale del Lavoro Pistoia

SPI CGIL Pistoia

 

"Essere anziani è il futuro di tutti" - Lettera aperta di Andrea Brachi segretario generale SPI CGIL Pistoia

Lettera aperta

Essere anziani è il futuro di tutti”

Perché non c’è ancora un’adeguata sensibilità?

"Si chiudono le Poste, gli sportelli bancari, le farmacie, i cinema, le librerie, i piccoli negozi; diminuiscono i medici di famiglia, soprattutto nelle zone interne. Per non parlare dei trasporti che non rispondono ai bisogni di una popolazione sempre più anziana (che avrebbe bisogno, ma anche voglia di spostarsi)."

Non so più in quale “fase” siamo, ho perso il conto. Il tempo è passato, l’emergenza è (forse) finita, ma lo dico con amarezza non possiamo guardare al futuro con più tranquillità. Non siamo diventati più “buoni”. Non mi pare (a parte i casi di vero e proprio eroismo di alcune categorie di lavoratori) che il “nuovo mondo” (più giusto e solidale) sia alle porte.