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A proposito di “medici di famiglia” (noi avremmo un’ idea...)

Ormai non passa giorno che non appaiano sui quotidiani e TV locali denunce sui disservizi dovuti essenzialmente alla mancata sostituzione dei medici di famiglia che vanno in pensione o che decidano di fare altro. E non si tratta solo della Montagna pistoiese, i problemi ormai si riscontrano più o meno in tutta la nostra provincia.

Sono tanti o pochi i MMG presenti nel nostro territorio? I dati nazionali ci dicono che in Italia i medici di base sono pochi 88,3 per 100 mila abitanti contro i 170 della Germania. In Provincia di Pistoia abbiamo 198 medici di base su 293 mila residenti. Togliendo i minori di 14 anni (37 mila circa) siamo comunque messi peggio della media nazionale. Senza parlare poi della media ottimale che vedrebbe un medico di famiglia ogni 1000 assistiti. Tenendo contro di questo parametro ci mancherebbero 60 medici (ed entro il 2021 ne andranno in pensione altri 14).

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Una bambina cresciuta sotto le bombe (per non dimenticare)

Care compagne e compagni,
vi allego una foto emblematica e una breve storia che ricorda in che mondo viviamo.
Saluti.
Andrea Brachi
segretarario generale SPI CGIL Pistoia
 
Sotto le bombe, tra le macerie. È cresciuta. 
La bambina siriana nella foto a sinistra, che con le lacrime agli occhi cercava di sorridere alla camera, è diventata un’immagine nota. Un’immagine dell’orrore, della tristezza, del dolore. 
Nella foto a destra c’è una bambina un po’ più grande. È cresciuta. Ma il suo sguardo triste è sempre lo stesso. Lo sguardo di una dei tanti bambini siriani a cui la guerra ha rubato l’infanzia e il futuro, lasciando loro solo cicatrici profonde nel corpo e nell’anima.
 
una_bimba_cresciuta_sottole_bombe.JPG

A proposito di sanità (pubblicato sulla Pagina FB "Progressisti in cammino")

A PROPOSITO DI SANITÀ
Di Andrea Brachi
La pandemia ha drammaticamente messo di fronte agli occhi del paese l’importanza del servizio sociasanitario nazionale. Stanno arrivando ingenti risorse dall’Europa (bisogna non rinunciare ai fondi del MEF). E’ il momento di scelte coraggiose e di recuperare i ritardi e correggere gli errori commessi nel corso degli ultimi decenni anche in Toscana.

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